20 giugno 2015: liturgia per la giornata mondiale di preghiera per i rifugiati
IL NOSTRO OSSERVATORIO SUL MARE.
adattamento liturgico della proposta del CEC e delle Chiese evangeliche Tedesche per i rifugiati
C: Celebrante
T: Tutte/i
Gesù disse:
(…) "Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo.
Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?" E il re risponderà loro:
"In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me". (Matteo 25:34-40)
PRESENTAZIONE DELLA GIORNATA
20 Giugno Giornata mondiale di preghiera per i rifugiati
IL MATERIALE PROPOSTO
la riflessione attorno la giornata mondiale nasce in Europa nel 2009 a Lyon, durante la conferenza europea delle Chiese. La data indicata viene promosa dal consiglio ecumenico delle chiese a Budapest nel 2013. Nell'intervallo di tempo, nel 2010, alle celebrazioni si sono unite le chiese degli States.
Il programma e il materiale inviato dal consiglio ecumenico delle chiese (CEC) alle chiese della Federazione evangelica (FCEI) fornisce statistiche e invita a lavorare sulla creazione di agenzie, identificare, monitorare, osservare, promuove l’attivismo e il cambiamento politico.
L'invito che rivolgiamo rispetto alla giornata di oggi è di provare a:
- Guardare con razionalità e positività a ciò che sta accadendo
- considerare la nostra posizione "privileggiata" di testimonianza
Di fatto la proposta delle chiese del Consiglio Ecumenico trova in Italia una realtà evangelica che precede e promuove già un progetto riconosciuto: Il progetto Mediterrenean Hope della FCEI
Il progetto Mediterranean Hope intende contribuire ad affrontare il fenomeno dei flussi migratori via mare. Esso si struttura principalmente in due unità strettamente correlate:
OSSERVATORIO/BASE OPERATIVA a Lampedusa e la CASA DELLE CULTURE; una centrata sull’accoglienza e l’altra sull’informazione e l’azione politica di denuncia delle violazioni dei diritti umani dei migranti e della mancanza di norme in materia di diritto d’asilo.
vedi liturgia nella sezione documenti